Tetsuji Nakamura

 

           Sensei Tetsuji Nakamura è ad oggi l’uomo incaricato da Sensei Morio Higaonna ad adempiere il dovere di proteggere il tradizionale Goju-Ryu di Okinawa e trasmetterlo alle generazioni future. Nel luglio del 2012, Sensei Higaonna annunciò a tutti i propri allievi più anziani sparsi nel mondo che lui avrebbe voluto passare la "fiamma" del Goju-Ryu a Sensei Tetsuji Nakamura, un uomo che è stato uno dei più leali e vicini al Sensei Higaonna stesso.

            All'età di soli 47 anni, Sensei Nakamura sostenne che era ancora giovane e che aveva ancora molto da imparare come Karate-ka, dimostrando quel giusto tipo di umiltà che ci si aspetta dal proprio istruttore. Lui si è impegnato solennemente a spendere il resto della sua vita a sviluppare ulteriormente e preservare l’arte dell’Okinawan Goju-Ryu Karate-do.

L’inizio

           Sensei Tetsuji Nakamura non si sarebbe mai immaginato, dal momento che intraprese all’età di 12 anni il cammino dell’arte marziale, che il suo viaggio sarebbe diventato così importante e serio da cambiargli la vita. Nasce ad  Osaka, in Giappone il 3 aprile del 1965 si dedica al Judo all’età di 12 anni ed inizia la pratica del karate a scuola superiore all’età di 15 anni. Ha continuato la pratica del Judo per 6 anni raggiungendo il livello di cintura nera 2° Dan. Il suo impegno nel Judo fu totale fin dalla tenera età, praticava per almeno 5 giorni a settimana.

           Dal suo ingresso alle scuole superiori iniziò il suo approccio al karate, praticando in un Dojo lo stile Goju Kai per tre anni. In un primo momento ammette che le sue attenzioni principali erano rivolte al Judo anche se c’era una passione ed un apprezzamento notevole per il Karate tanto che inizia a frequentare un’altra scuola di Karate durante i primi anni di iscrizione all’università.

           Sensei Nakamura frequentava l’università di Kagawa mentre si iscriveva in un’altro Goju Dojo. L’allenamento era prevalentemente fisico ed incentrato sul combattimanto dal momento che il Dojo era frequentato per lo più da giovani praticanti. Sensei Nakamura gli teneva testa molto bene e quando disse al suo istruttore che stava pensando di fare una vacanza con amici ad Okinawa durante il periodo di pausa universitaria, il suo istruttore insistette affinchè lui conoscesse alcuni suoi maestri di Okinawa.

           Così come fa uno studente leale, una volta giunto ad Okinawa Sensei Nakamura chiamò un uomo di nome Shuichi Aragaki. Per quanto ne sapeva, il giovane Nakamura stava chiamando un Maestro di Karate che era stato uno degli unici due studenti privati ​​del fondatore dello stile Goju-Ryu, Chojun Miyagi, dopo le devastazioni avvenute alla fine della seconda guerra mondiale. Aragaki Sensei fu veramente contento di conoscere quel giovane uomo straniero e lo invitò a cena da lui. Durante il pasto, Aragaki Sensei gli raccontò della sua vita con Chojun Miyagi Sensei di come con il suo maestro conobbe la vera essenza del karate. Al ritorno in Giappone Nakamura Sensei iniziò a pensare molto spesso alle parole che scambiò con Aragaki Sensei e alle storie da lui raccontate. Così decise di ritornare, prima della sua laurea universitaria, ad Okinawa e rivedere Aragaki Sensei una volta ancora per scoprire ancora più profondamente il tipo di karate da lui praticato.

           Una volta ritornato ad Okinawa, Sensei Nakamura rivide Aragaki Sensei. Il maestro prese il giovane e lo portò nel Dojo di Uehara ad Okinawa. Gli allenamenti iniziarono. L’anziano maestro un giorno domandò al giovane Nakamura di prenderlo a pugni. Realizzando la netta differenza di età Sensei Nakamura iniziò a prenderlo a pugni con movimenti lenti e non a piena potenza per far si di non prenderlo alla sprovvista. Cosi l’anziano maestro esortò il giovane a usare la sua piena potenza e velocità. Sensei Nakamura lo fece e si ritrovò più volte a terra. Nakamura sensei spiegò più tardi che ogni pugno sferrato dal Sensei Aragaki era diretto in maniera precisa a punti vitali ed ogni volta si sentiva come morire ad ogni colpo portato dall'anziano maestro. L’insegnamento poi continuò con lo studio dei Kata. Dopo che il maestro ebbe modo di vedere i Kata del giovane allievo gli disse: ”Cos’è questo? Questo non è iI karate tradizionale”.

           L’incontro si concluse, e quelle ultime parole del maestro risuonavano sempre nella mente del giovane Nakamura, specialmente quando ritornò nel suo Dojo universitario che frequentava. Più tardi nel medesimo anno Nakamura Sensei si laureò in legge con specializzazione in politica. Lui sperava di diventare un docente di scuola superiore o un uomo d’affari. In effetti aveva tutte le carte in regola per fare quello che avrebbe desiderato anche se le parole pronunciate dal maestro Aragaki ad Okinawa gli rimbombavano sempre nella testa tanto da decidere di ritornare ad Okinawa.

          Come si può immaginare, dopo il raggiungimento di una laurea di così alto profilo, sua madre non si impressionò quando lui decise di andare ad Okinawa per praticare il karate. Così chiamò Sensei Aragaki e gli disse che stava ritornando ad Okinawa.

          Arrivato nella casa del maestro, Sensei Aragaki spiegò al giovane che non avrebbe avuto tempo per insegnargli, prese il giovane e lo condusse nel leggendario Higaonna Dojo, la casa Okinawense del famoso capo istruttore mondiale della IOGKF, Sensei Morio Higaonna. A quel tempo il maestro Higaonna viveva in America, ma Aragaki Sensei aveva un piano per il giovane Nakamura. Gli mostrò come usare alcuni attrezzi usati negli allenamenti supplementari tradizionali (Hojo Undo), come i Chishi, Nigiri Game ed il Kongoken e gli disse: “tu devi fare questo ogni giorno, allenati duramente!”.

          Al tempo del fondatore dello stile Goju-Ryu, Sensei Chojun Miyagi, uno studente che si presentava al Dojo era soggetto a parecchi anni di esercitazione nell’Hojo Undo e nel Sanchin. Se lo studente aveva la pazienza e la volontà di sopportare questo duro allenamento allora veniva indirizzato allo studio dei Kata e molto di più circa l’intero metodo Goju-Ryu. Anche se  l’Hojo Undo detiene ancora oggi un ampio ruolo nella formazione di un Karate-ka nel Goju-Ryu, quel metodo di insegnamento era diventato una vecchia pratica non più usata ma narrata tra le gente. Ad ogni modo Sensei Aragaki volle sottoporre il giovane Sensei Nakamura alla stessa prova alla quale si sottoponeva un giovane studente di una cinquantina d’anni addietro.

          Determinato a scoprire il vero karate, Sensei Nakamura ascoltò il consiglio di Sensei Aragaki e si allenò duramente ogni giorno. Tuttavia dopo un paio di settimane il maestro Aragaki non venne a visitare il Dojo, il giovane cenava spesso a casa dell’anziano maestro durante i fine settimana ed il maestro gli leggeva storie di karate e della sua vita mai menzionandogli le visite al Dojo. L’allenamento continuò e le settimane passorono senza che neppure l’ombra del maestro Aragaki si facesse vedere al Dojo.

          Fu così per i successivi sei mesi. Dopo il maestro Aragaki si convinse che Sensei Nakamura aveva la stoffa giusta e la corretta disciplina degli allievi determinati di un tempo. Andò al Dojo ed inziò ad allenare Sensei Nakamura una o due volte la settimana. Prima di tutto insegnò al giovane il kata Sesan seguito da altri kata del Goju-Ryu. Il kata Sesan è ancora oggi il preferito da Sensei Nakamura.

          Sensei Nakamura continuò ad allenarsi e quando il maestro Higaonna rientrò ad Okinawa nel 1991 per continuare ad allenare al suo Dojo, immediatamente identificò le abilita del giovane Nakamura apprezzando molto il suo stile di allenamento. Quando lui vinse il campionato mondiale IOGKF di combattimento libero (Irikumi Go) e si aggiudicò il secondo posto nella gara dei kata nello stesso anno, il maestro Higaonna apprezzo il valore di sensei Nakamura e gli chiese di ritornare in America con lui cosi’ da poter continuare l’allenamento. Molto nervoso sensei Nakamura riferì a Sensei Aragaki dell’invito ricevuto da Higaonna ad andare con lui in America, l’anziano maestro lo esortò ad andare dicendogli: ”Higaonna Sensei è il mglior maestro del mondo. Tu dovresti imparare da lui”.

L’esperienza Americana

          Quindi ancora una volta Sensei Nakamura impacchettò la sua vita in una valigia e per il karate seguì il suo nuovo maestro. Una volta arrivato in California, Sensei Nakamura andò a vivere con Sensei Higaonna e a sua famiglia, divenendo un Uchi Deshi (letteralmente uno studente che vive dentro casa). Lui si allenava ogni giorno con il suo maestro nel garage di casa sua e poi ancora con lui nel pomeriggio e alla sera al Dojo situato a San Marcos – l’istituto del Karate tradizionale. L’allenamento con il maestro Higaonna era molto fisico, figuriamoci poi che essendo solo contro di lui senza posti nei quali nascondersi non aveva nessun margine di errore. La formazione fù estenuante ed aiutò molto a forgiare Sensei Nakamura nel guerriero del karate quale sarebbe poi diventato.

           Fu subito nominato assistente istruttore al Dojo di San Marcos. Spendeva anche molto tempo ad aiutare la moglie di Higaonna, Alanna, nell’ufficio della IOGKF, lei a quel tempo era direttore amministrativo della federazione internazionale, un ruolo che lui un giorno avrebbe ereditato da lei. Sensei Nakamura era anche il responsabile all’insegnamento delle giovani leve e quando Higaonna Sensei andava all’estero ad insegnare ai Gasshuku internazionali lui istruiva anche le classi più anziane.

           Chiunque abbia praticato con il Maestro Morio Higaonna sa che l’allenamento diretto con il maestro migliora notevolmente il proprio karate sotto tutti gli aspetti, Sensei Nakamura ha speso anni ed anni di allenamento individuale con il proprio maestro beneficiando della sua conoscenza e dei metodi tradizionali da lui usati. Il tutto è stato provato anche quando lui vinse ancora una volta l’oro ai campionati mondiali IOGKF del 1994 di combattimento libero (Irikumi Ju) e Kata. Nel 1995 il suo nome divenne ben noto all’interno della IOGKF mondiale dal momento che fu l’assistente diretto del maestro Higaonna nel suo leggendario video-documentario “Power Training” da lui girato.

Il ritorno in Giappone

            Nello stesso anno il maestro Higaonna sentì il bisogno di formare un grande quartier generale in Giappone e decise quindi di ritornare a Tokyo per fondare il Ryubukan Dojo che poi diventerà il centro nevralgico dell’insegnamento del Goju-Ryu in Giappone. Higaonna chiese a Sensei Nakamura di seguirlo in questa nuova iniziativa e lui accettò quindi i due mossero alla volta di Tokio realizzando il progetto di Sensei Higaonna.

Solo il percorso tradizionale

            Nel 1994 Tetsuji Nakamura Sensei a soli 29 anni aveva appena raggiunto l’obiettivo di vincere il Campionato del Mondo IOGKF nella categoria del combattimento libero, obiettivo che si sentiva di dover raggiungere essendo stato un istruttore di un IOGKF Honbu Dojo. Ma mentre era ancora a letto la mattina dopo pensò “sono io davvero il migliore del mondo?” la risposta data a se stesso fu “No, non lo sono”. Anche se aveva ottenuto una vittoria impressionante nel torneo, sentiva ancora che rispetto a molti degli istruttori anziani IOGKF internazionali, era solo agli inizi della carriera di un buon artista marziale tradizionale. Fu in quell’istante che decise di lasciare il mondo delle gare e delle competizioni per focalizzarsi solamente nell’Okinawan Goju-Ryu Karate-do tradizionale. Cambiò radicalmente il modo di allenarsi conferendo una sempre crescente enfasi nell’Hojo Undo (esercizi di allenamento supplementari tipici del Goju-Ryu) e alla pratica del Sanchin. Sentiva il suo karate diventare sempre più forte, veloce e potente. Aveva 30 anni.

            Il suo impegno nel karate tradizionale lo spinse più facilmente a ritornare in Giappone assieme al suo maestro Higaonna  per fondare il Ryubukan Dojo. Il Maestro Higaonna aveva deciso che fosse necessario un forte centro per l’insegnamento del Goju-Ryu in Giappone e, a sua volta aveva stabilito il Dojo nella capitale della terra del sol levante. Sensei Nakamura si allenava tutti i giorni presso il Ryubukan Dojo come assistente istruttore. Rimase a Tokyo per tre anni per aiutare il Maestro Higaonna a consolidare il quartier generale Giapponese.

            Nel 1997, Sensei Nakamura si trasferì in Canada per aiutare il suo amico, Jim Marinow (ex istruttore capo IOGKF Canada). I due avevano praticato insieme in California con il Maestro Higaonna nei primi anni del 1990. Nel 2000 Sensei Nakamura sposa Rania e i due ebbero, la loro prima figlia, Emilie, nel 2002. Nello stesso anno la sig.ra Alanna Higaonna si ritirava dalla sua posizione di direttore amministrativo ed il maestro Higaonna nomina Sensei Nakamura come la nuova figura alla gestione e supervisione della federazione internazionale IOGKF. Nakamura Sensei ritorna ad Okinawa con sua moglie Rania e la sua bimba di tre mesi rimando lì tre anni, in modo da poter assumere al meglio il nuovo ruolo di direttore amministrativo della IOGKF. Quindi ritorna in Canada nel 2003, quando Jim Marinow lasciò la IOGKF nel 2002. Fu li che il maestro Higaonna lo nomina capo istruttore IOGKF del Canada.

            Quando Sensei Nakamura dichiarò ai suoi genitori che le sue intenzioni erano quelle di seguire la sua vocazione per il Karate dopo aver finito gli studi universitari, loro non furono particolarmente colpiti di ciò. Sua madre non gli parlò per un lungo periodo di tempo. Ma quando i suoi viaggiarono nel 2000 in Canada per una vacanza, capirono subito la felicità e la vita che il karate aveva dato al loro figlio. Da quel momento loro accettarono le decisioni del figlio supportandolo sempre nella ricerca che lui continuamente faceva per diventare la migliore persona che poteva per diffondere il Goju-Ryu in tutto il mondo.

            La IOGKF in Canada realmente iniziò a crescere nelle mani di Sensei Nakamura e alla fine del 2003 egli decise che era tempo di fondare un proprio Dojo. Questo fu l'inizio dello SHUDOKAN, ad oggi uno dei Dojo più popolari del mondo per lo stile Goju-Ryu. Per un certo numero di anni egli insegnò in un edificio adattato alle funzioni di Dojo, la sua popolarità crebbe fino a raggiungere il numero di circa 180 studenti in formazione frequentanti regolarmente. Si rese conto che aveva bisogno di una sede più grande. Nel 2011 uno stupendo atto d’amore si consumò. Due storici garages di un’officina meccanica si trasformarono nella nuova sede dello Shudokan Dojo. Studenti da tutto il Canada e nel mondo aiutarono nella costruzione della nuova casa della IOGKF in Canada e presto della IOGKF nel mondo.

            L’eccellente rapporto di Sensei Nakamura con studenti ed istruttori di tutto il mondo, accoppiata alla sua rapida crescita internazionale ed alla sua comprensione e rispetto nel voler preservare il tradizionale Goju-Ryu, vide Higaonna Sensei nominarlo come IOGKF vice istruttore Capo mondiale nel 2008 e anche come membro del comitato esecutivo della Federazione Mondiale.

            Il ruolo di Sensei Nakamura stava diventando sempre più importante. Cominciò a viaggiare sempre di più visitando più di 30 paesi negli ultimi anni. La sua natura umile, Il suo modo di approcciare gli studenti ed il sincero desiderio di aiutarli a migliorare se stessi attraverso il karate portarono interessanti prospettive ad una organizzazione internazionale, la IOGKF, che aveva festeggiato il suo trentesimo anniversario.

            Con l'avvicinarsi del Budosai IOGKF mondiale del 2012, il Maestro Morio Higaonna ebbe il tempo di riflettere sul suo ruolo nello stile tradizionale del Goju-Ryu. Raggiunti la metà dei suoi settant’anni , il maestro Higaonna aveva soddisfatto il desiderio del fondatore dello stile, Sensei Chojun Miyagi, di diffondere il Goju-Ryu nei quattro angoli del globo. Dal Sud Africa al Canada, dall’Inghilterra all’Australia e Nuova Zelanda, dall’America al medio Oriente – la IOGKF era fortemente radicata in più di 55 paesi. Il maestro Higaonna decise che era giunto il tempo di pensare al futuro.

            Ci fu una riunione dei capi istruttori di tutti i paesi membri durante il Budosai del 2012. Il maestro Higaonna annunciò ai suoi studenti più anziani, molti di loro a loro volta già rispettati istruttori internazionali, che si sarebbe ritirato dal suo ruolo di capo istruttore mondiale per assumere una posizione di consulenza nella federazione che lui stesso aveva fondato. Fu allora che annunciò che Sensei Tetsuji Nakamura gli sarebbe succeduto come nuovo capo istruttore IOGKF mondiale caricando su di lui la grande responsabilità di trasmettere il Goju-Ryu alle future generazioni. Tale annuncio è stato ben ricevuto da tutti i partecipanti al Budosai mondiale e la notizia si sparse velocemente in tutto il mondo.

           Nella stessa settimana, Sensei Nakamura ricevette il 7th Dan dal suo maestro Morio Higaonna. Quando fu anunciato a tutto il mondo questo fatto scatenò un fragoroso plauso. Quando Chojun Miyagi Sensei dette fiducia, nel trasmettere tutto il metodo Goju-ryu, ad un giovane uomo di nome Anichi, gli disse di avergli trasmesso un prezioso tesoro, che lui avrebbe dovuto proteggere e mai perdere. Il Maestro Higaonna adesso aveva fatto lo stesso con Sensei Tetsuji Nakamura ed il nuovo istruttore capo della IOGKF aveva ben capito l’importanza di quello che gli era stato dato. “Sono consapevole della grande importanza di essere stato scelto come il leader della mia generazione” disse.

           Oggi, Sensei Tetsuji Nakamura risiede ancora in Canada con sua moglie Rania e le loro due figlie, Emilie e Sophia. È un padre di famiglia premuroso che divide il suo tempo tra la vita familiare e la pratica/insegnamento del Karate. Lui dice ancora oggi che è ben lontano dall'essere il miglior karate-ka del mondo. Tuttavia è questa umiltà, accoppiata alle migliaia di ore di sincera e dedicata pratica e ricerca che realmente rende Sensei Tetsuji Nakamura uno dei migliori karate-ka del mondo. Anche se lui è convinto di non poter mai raggiungere il livello del Maestro Higaonna, allo stesso tempo dice che non smetterà mai di lottare per farlo. Con questa passione e con il giusto spirito votato alla formazione degli allievi e con il sostegno di tutti i capi istruttori e praticanti IOGKF nel mondo, il futuro del Goju-Ryu è sicuro e continuerà a prosperare sotto la sua guida.